Operativo:
settembre 2007
Inaugurato:
gennaio 2008
Beneficiari diretti:
90 bambini circa (non tutti frequentano costantemente), 4 maestre
Partner Locale:
Comitato per l’educazione e lo sviluppo di Jambiani Kikadini
Finanziatori:
Per la realizzazione: Fondazione Aiutare i Bambini, sostenitori privati.
Per il mantenimento: per anni WHY si è fatta carico del mantenimento della struttura, grazie al contributo di sostenitori privati.
Oggi le insegnanti, la comunità locale e le famiglie si occupano delle spese di mantenimento dell’asilo, mentre WHY provvede solo in caso di interventi straordinari.
Stato progetto:
attivo
Interventi di WHY:
- completa realizzazione
- mantenimento costante della struttura
- stipendio di insegnanti, cuoche, collaboratori
- corsi di formazione degli insegnanti
- pasti merenda per i bambini
- fornitura del materiale scolastico
- attività con i volontari
> LA STORIA DELL’ASILO
Mwendawima è uno dei 12 sottovillaggi che formano Jambiani, villaggio di pescatori che si trova sulle coste sud orientali dell’isola di Zanzibar. L’economia è strettamente legata al mare e alla terra: gli uomini sono per lo più pescatori mentre le donne si occupano della particolare raccolta delle alghe (diffusa in questa zona fortemente caratterizzata dal flusso della marea) e di vendere i prodotti della terra. Sono presenti anche piccole attività di commercio. Da qualche anno si sta sviluppando nella zona una discreta attività turistica (per ora più contenuta e rispettosa rispetto al nord) che però coinvolge solo marginalmente gli abitanti del luogo che raramente beneficiano dei guadagni portati dai turisti.
La struttura di Mwendawima è stata la prima ad essere realizzata da WHY, con il sostegno della Fondazione Aiutare i Bambini di Milano.
La collaborazione con la scuola del villaggio di Jambiani inizia nel 2006 con un programma a favore degli studenti dalla VI alla XII classe, studenti disabili e casi di abbandono scolastico precoce, con un programma di alfabetizzazione di base e corsi di miglioramento delle conoscenze degli insegnanti. Questa collaborazione ha messo in luce fin da subito la necessità di coinvolgere il prima possibile i bambini nel ciclo scolastico, senza aspettare gli 8-9 anni, età di iscrizione alla scuola primaria. L’idea di costruire una struttura adeguata è nata dal fatto che in moltissimi arrivavano presso la casa-sede di WHY per giocare e fare attività.
La costruzione è stata sostenuta grazie ad un progetto di adozioni a distanza promosso dalla Fondazione Aiutare i bambini ed è iniziata a settembre del 2007. A gennaio 2008 è avvenuta l’inaugurazione ufficiale da parte del Ministero dell’educazione.